Tv Gargano News:L’ASSOCIAZIONE PER ASPERA AD ASTRA PORTA LA CULTURA NEL CARCERE DI SAN SEVERO: PRESENTATO IL LIBRO DI LUIGI TALIENTI
L’ASSOCIAZIONE PER ASPERA AD ASTRA PORTA LA CULTURA NEL CARCERE DI SAN SEVERO: PRESENTATO IL LIBRO DI LUIGI TALIENTI
L’autore è stato ospite della Casa Circondariale cittadina, dove ha incontrato i detenuti e raccontato loro venti anni di attività di volontariato nelle carceri della provincia di Foggia.
La Casa Circondariale di San Severo ha aperto le sue porte per ospitare la presentazione del libro Al di là delle sbarre (Edizioni del Rosone, 2022) di Luigi Talienti. L’incontro, organizzato da Giorgio Ventricelli, Responsabile alla Comunicazione e alle Relazioni Esterne di Per Aspera Ad Astra ETS Associazione Culturale, si è tenuto mercoledì 15 marzo alla presenza di tantissimi detenuti.
Luigi Talienti è dirigente scolastico dell’IPEOA “Michele Lecce” di San Giovanni Rotondo. Ha iniziato ben venti anni fa la sua attività di volontario in carcere a Foggia, toccando anche le realtà di Lucera e San Severo. Dopo aver abbandonato la carriera di bancario, si è dedicato all’insegnamento e alla carriera di avvocato.
Queste sue anime – l’insegnante, l’avvocato e il volontario – hanno tracciato inesorabilmente il percorso di vita di Luigi, il quale non si definisce uno scrittore ma una persona che vuole raccontare agli altri l’umanità che si cela dietro le sbarre di un istituto penitenziario.
Al di là delle sbarre è un libro-mosaico, condotto su più piani: è la storia di un incontro basato sull’umanità delle persone, ma anche di professionalità che si relazionano e si mettono a disposizione di chi ha bisogno. È un percorso che orienta le future generazioni verso la consapevolezza che nasce dall’incontro con chi soffre; è testimonianza di formazione personale che trasmette grande spessore educativo.
“Bisogna analizzare le cause per lenire il dolore degli effetti. La platea di persone detenute nella Casa Circondariale di San Severo è stata unica: attraverso gli sguardi, hanno detto tanto. Dai loro occhi traspariva emozione, hanno condiviso con molta attenzione le nostre parole. L’incontro è durato quasi due ore e nessuno è andato via. Tutti, hanno ascoltato con interesse – racconta Luigi Talienti, che continua – la condivisione delle esperienze è reciproca. Se oggi posso raccontare venti anni di volontariato lo devo alle persone detenute in carcere. Ognuno di loro è un pezzo della mia vita. Ho insegnato, organizzato eventi e realizzato progetti. Ho praticato la professione di avvocato spendendomi nel mondo carcerario. Posso dire di essere testimone di tante belle storie”.
Da cosa nasce cosa o, come direbbe Luigi Talienti, un ponte si è creato. Il dirigente scolastico e volontario ha subito preso la palla al balzo per dare un suo contributo. Ha infatti protocollato una richiesta per organizzare un torneo di calcio a 5, all’interno della Casa Circondariale di San Severo.
All’incontro ha partecipato anche Patrizia Adrianello, direttrice della Casa Circondariale di San Severo, oltre all’educatrice Alexa Campanaro. “L’ascolto è una fase importante nel nostro lavoro. L’articolo 27 della Costituzione dice chiaramente che le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. La Casa Circondariale di San Severo è disponibile ad accogliere chiunque da fuori voglia proporre progetti o iniziative, che possano dare ai detenuti un momento di svago o di formazione per imparare un mestiere o un’attività. La presentazione del libro di Luigi Talienti è stata una grande occasione per far capire a chi è recluso che c’è chi li considera con rispetto, vuole aiutarli ad avere una opportunità per rilanciare la propria vita”, dichiara Patrizia Adrianello.
“Anni fa, andai nel carcere di Foggia per uno spettacolo teatrale. Ai tempi, mi occupavo di giornalismo teatrale, passione nata negli anni in cui ho vissuto a Milano. Ho avuto modo di vedere attori di livello. Quella volta a Foggia, sul palco, c’erano cinque interpreti che hanno messo in scena un lavoro davvero ben fatto. Pensai a quanto la società non è sempre capace di tirare fuori il meglio da ognuno di noi. Alle possibilità mancate. Tutti abbiamo un talento – racconta Giorgio Ventricelli, promotore dell’incontro letterario, che continua – il libro di Luigi Talienti mi ha folgorato. Lo conosco per la sua attività di dirigente scolastico, ho avuto modo di intervistarlo più volte e di collaborare anche con lui. È un persona fantastica, capace di trasferire armonia negli altri. Organizzo eventi da tanti anni, ma l’attenzione che ho avuto dalle persone lì presenti nella Casa Circondariale di San Severo non la dimenticherò mai. Ho letto sui loro volti interesse, curiosità, voglia di apprendere. Emozione. Quando si è parlato del rapporto padre e figlio alcuni di loro hanno trattenuto le lacrime, come del resto io. Sono entrato in empatia. Non sapevo cosa mi aspettasse. Non credevo di trovare così tanta umanità. Di fronte a me c’erano persone da ascoltare, non detenuti da evitare. La cultura è uno strumento forte. Non pensavo che un libro avesse una tale capacità di penetrazione dell’animo”.