Tv Gargano Cucina & Cultura: PERCHE’ PASTA E FAGIOLI SONO STATI LA CARNE DEI POVERI
PASTA E FAGIOLI la carne dei poveri, in casa non si mangia praticamente più ed è più difficile trovarla anche nei ristoranti perfino su ordinazione. Eppure fino al secolo scorso era un piatto molto comune sulle tavole delle famiglie, soprattutto quelle di estrazione contadina.
Intere generazioni sono letteralmente cresciuti “a pasta e fagioli” oltre che con frutta,verdura,olio d’oliva e un pò di formaggio secondo la tradizione della dieta mediterranea.
Purtroppo oggi la mancanza di tempo, il cambiamento degli stili alimentari e la grande diffusione di prodotti trasformati e cibi pronti hanno ridotto a una preziosa rarità quella che era un’abitudine pressochè quotidiana.
Il nucleo originario di questo piatto si trova nell’unione dei legumi con i cereali: la pasta e fagioli è la variante più famosa di una famiglia di ricette assai eterogenea nella quale compaiono riso e piselli, minestra di farro e legumi, pasta e lenticchie, pasta e ceci e molte altre preparazioni.
“Carne dei poveri” era del resto un appellativo comune per i fagioli e i legumi in genere; un equivalenza oggi in parte da modificare: infatti i legumi diventano “carne” solo se consumati insieme a un qualsiasi cereale, l’unico ingrediente che tra i poveri di tutti i tempi non è mai mancato.
La carne dei poveri, dunque, deriva dal’unione di due ingredienti ognuno dei quali carente se consumato da solo. Due povertà che diventavano un’alimento completo: una stranezza che però non ha nulla di casuale, ma sembra nascondere in sè una profonda ragione.