Mercato imprevedibile del Foggia. Aspetti giovani rampanti, arrivano i “senatori”
Ci eravamo fatti un’idea precisa di Fabio Gallo come dell’allenatore che credeva nei più giovani e non esitava a mandarli in campo.
A suffragare questa idea ci sono i minutaggi di Riccardo Tonin (01), ceduto al Monterosi, Marco Frigerio e Daniel Leo (01). Qualche titolarità è stata concessa anche Joaquin Dalmasso (00) e, nelle ultime giornate, sono andati in campo Lorenzo Pischetola (03) e Marco Iacoponi (02). Direttamente dalle giovanili sono arrivati “prima squadra” Giuseppe Battimelli (05) e Paolo Capogna (03). Nella stesa direzione vanno intese anche gli arrivi di Oliva Rutjens (98) e Ivan Kontec (97) e Bjarki Bjarkason (00) non certo di “primo pelo” però comunque ragazzi in cerca di affermazione in una piazza importante come è Foggia.
Poi è stato annunciato il ritorno dopo cinque anni di Matteo Beretta (92), non più giovanissimo, per la prima volta in Serie C. Uomo d’area, statico e prezioso quando la squadra schiaccia l’avversario nella sua area. Non certo il sostituto di Gegè D’Ursi che era libero di muoversi su tutto il fronte d’attacco e divnetava imprendibile quando l’undici si abbassava per blindare la fase difensiva lasciando al giovane attaccante napoletano di imperversare da destra e da sinistra nelle difese avversarie.
I dubbi maggiori li ha suscitato il ritorno di Antonio Junior Vacca, classe 90, reduce dalla Serie A con il Venezia, con cui ha totalizzato ventidue presenze. Quest’anno dopo solo otto presenze in serie B ha deciso rescindere il contratto e, da svincolato, ha ceduto alle lusinghe del presidente Nicola Canonico. E’ stata senza dubbio un’operazione del numero uno del sodalizio foggiano. Non si sa bene in che condizioni fisiche sia il forte mediano campano ma si fa fatica a vederlo al centro del centrocampo dell’undici di Fabio Gallo a fare il duro lavoro, coperto finora dal più giovane Davide Petermann. L’arrivo dell’esperto centrocampista potrebbe essere la “chioccia” che guida sul campo una squadra ogni tanto perde la testa e perde partite quasi già vinte, come in casa con Cerignola e Picerno e soprattutto a Francavilla dove il Foggia non è riuscito a ribaltare lo svantaggio potendo avvalersi di una superiorità numerica durata più di un tempo.
Nelle ultime ore si sta facendo sempre più insistente la voce che vuole Antonio Sarno di ritorno allo “Zaccheria”. Anche questa sembra un’operazione targata “Nicola Canonico”. Per come lo abbiamo conosciuto potrebbe essere perfetto nel 3-5-2 di Fabio Gallo, “secondo laterale” dei due attaccanti. Restano sempre i dubbi sull’anagrafe: Antonio Sarno è un classe 1989 che speriamo abbia la corsa e la tenuta per la fase difensiva che il tecnico foggia chiede anche agli attaccanti